È legittima la scelta della Regione di stabilire la chiusura della caccia alla beccaccia al 31 gennaio 2020. A definirlo il Tribunale amministrativo della Toscana. Con questa decisione il Tar ha respinto il ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste e animaliste contro il calendario venatorio regionale, riguardo, in particolare, al prelievo delle specie beccaccia, moriglione e pavoncella.
«L’ordinanza del Tar – sottolinea l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – ha affermato per la prima volta la validità degli studi e dei monitoraggi effettuati dalla Regione che prevedono di discostarsi dai periodi di prelievo individuati da Ispra (l’Istituto per la protezione ambientale del Ministero) nel proprio parere sul calendario venatorio».
Nell’ordinanza si legge infatti che, in seguito a monitoraggi affidabili e aggiornati e a ulteriori studi scientifici e nuovi pareri, la Regione ha evidenziato le peculiarità del territorio di riferimento e dunque dimostrato l’attendibilità dell’individuazione nella prima decade di febbraio dell’inizio della migrazione prenuziale della beccaccia.
«Questo importante risultato – dice ancora Remaschi – ci incoraggia nel proseguire nella strada dei monitoraggi e degli studi sulla fauna, da realizzare in collaborazione con le Università e con le altre Regioni interessate. Il lavoro finora svolto è stato determinante per raggiungere questo risultato, grazie anche a centinaia di operatori che hanno effettuato i monitoraggi della beccaccia sul territorio toscano nei mesi di febbraio e marzo degli ultimi anni. Fondamentale nelle operazioni di monitoraggio – aggiunge Remaschi – anche l’impegno dei cacciatori nella raccolta dei dati durante la stagione venatoria, mediante la specifica applicazione per smartphone predisposta dalla Regione in collaborazione con la Fanbpo, che riunisce le associazioni dei beccacciai. Un impegno che adesso deve continuare per assicurare solide basi scientifiche alle proposte regionali. A questo punto – conclude Remaschi – è necessario lavorare, con la collaborazione dei cacciatori e delle associazioni, per applicare un metodo di monitoraggio analogo riferito a pavoncella e moriglione, per le quali, invece, l’ordinanza ha sospeso il prelievo per la stagione in corso».
L’ordinanza prevede inoltre la chiusura anticipata del prelievo dei corvidi a far data da giovedì 16 gennaio 2020, a causa del periodo intercorrente fra la preapertura dei giorni 1 e 8 settembre 2019 e l’apertura della stagione venatoria del 15 settembre. Questi passaggi dell’ordinanza confermano l’opportunità della scelta cautelativa della Regione Toscana nel non prevedere in preapertura le specie colombaccio e merlo.