Un confronto a tutto tondo in vista della pre-apertura della stagione venatoria. L’incontro in videoconferenza è stato promosso dall’assessore regionale Marco Remaschi incentrato sulle valutazioni in merito allo svolgimento della prossima pre-apertura della caccia e sulle modalità di interscambio per la mobilità tra Regioni.
Da rilevare come la discussione si sia focalizzata sui contenuti ed i termini di stesura ed approvazione della relativa delibera di pre-apertura ad integrazione dell’ attuale Calendario Venatorio. Due le giornate ipotizzate per il prologo della stagione di caccia 2020/2021; mercoledì 2 e domenica 6 settembre.
L’orientamento è quello di riconfermare il prelievo della Tortora selvatica (Streptopelia turtur) e dello Storno (Sturnus vulgaris), con le modalità già attivate nelle passate stagioni venatorie. Purtroppo, i vincoli dettati dalle recenti sentenze relative al calcolo dell’arco temporale massimo per il prelievo delle singole specie, renderanno anche per quest’anno non percorribile la strada del reinserimento della specie Colombaccio, mettendo in forse anche il prelievo dei Corvidi.
Sul tema specifico del prelievo dello Storno resta aperta la questione riguardante l’obbligatorietà dell’uso del Tesserino venatorio digitale. A questo proposito continua la battaglia della Confederazione dei cacciatori toscani affinché, nei prossimi giorni, sia modificata questa imposizione che rischia di penalizzare centinaia di cacciatori, reinserendo la possibilità di utilizzo del tradizionale tesserino venatorio in formato cartaceo già a partire dalla pre-apertura.
Infine, ma non di secondaria importanza, l’ Assessore ha ufficializzato la notizia che la Regione Toscana presenterà formale ricorso di fronte al Consiglio di Stato per quanto attiene alla difesa delle specie Moriglione e Pavoncella nel Calendario Venatorio 2020/2021.